Le 6 truffe con i soldi falsi più clamorose del 2019
Un viaggio alla scoperta di alcune truffe che i falsari hanno cercato di mettere in atto nel 2019
Non si può mai stare tranquilli.
Questa è senza dubbio la morale che si può trarre dalle queste storie di tentate truffe con protagonisti falsari che tentavano di propinare banconote false ad ignare persone.
Cercando in giro per la rete di queste storie ce ne sono a bizzeffe.
Per questo ho deciso di riportarne alcune qui sotto fra quelle che mi hanno colpito di più.
Prima però ci tengo a fare una precisazione che non mi stancherò mai di ripetere.
Come si fa a non correre rischi evitando di maneggiare soldi falsi?
Come riconoscere una banconota o una moneta falsa con certezza assoluta?
Con un dispositivo di trattamento denaro, quindi con un contabanconote che svolga la funzione di verifica delle banconote, ovvero che sia in grado di capire se una banconota è falsa oppure no o un contamonete dello stesso tipo..
La tecnologia infatti ha fatto passi da gigante negli ultimi anni ed è sempre più precisa nell’identificare banconote false con certezza. Per questo, tanto che sei qui, ti consiglio di dare un’occhiata ai prodotti che trovi su sdsp.it cliccando qui!
Fatta questo doverosa premessa adesso possiamo tranquillamente passare in rassegna alcune delle truffe con i soldi falsi più clamorose del 2019.
Truffa dei 2 euro: le monete dal Kenya valgono meno di 20 centesimi
Attenzione ai 2 euro che ricevete come resto. Per errore o per truffa volontaria infatti potrebbero darvi monete molto simili ai due euro ma che in realtà valgono meno di 20 centesimi.
La moneta in questione sono i 20 scellini del Kenya che però valgono solo 0.16 euro. Nella fretta di riprendere il resto alla cassa e nella indisponibilità di un conta monete, con la fila di clienti che attende dietro, può capitare di accettare per sbaglio questa moneta straniera. Chi per sbaglio accetta questi soldi non deve rimetterli in circolazione.
Soldi falsi in cambio di gioielli. Truffa da 650 mila euro: due arresti
Due coniugi spagnoli residenti a Madrid, avevano cambiato gioielli di altissimo pregio – quantificati appunto in 650 mila euro di controvalore – con banconote false con tanto di scritta “fac-simile”.
I due spagnoli erano a Ginevra per far valutare i gioielli, quando vennero contattati da potenziali acquirenti. L’incontro avvenne a Como. I due malviventi mostrarono i soldi, li contarono con una macchinetta contabanconote professionale, li chiusero in una sacca e poi in una “24 ore”. Lo scambio fu effettuato nella hall di un hotel del centro città. Quando marito e moglie aprirono la sacca, tuttavia, trovarono solo banconote false.
Compra soldi falsi pensando che fossero veri
La vicenda è quasi surreale. Il ristoratore è stato avvicinato qualche tempo fa da un immigrato africano che gli ha proposto un affare. Gli ha infatti offerto di comprare a cinquemila euro uno scatolone pieno di soldi. Ovviamente gli ha detto che il valore totale era ben superiore a quanto lui avrebbe speso. L’unico problema era che le banconote erano scolorite. Secondo il racconto dell’immigrato africano, sarebbe stato uno stratagemma per importare i soldi in Europa senza farseli rubare. Gli ha poi proposto anche un reagente chimico, in grado di far tornare le banconote al loro antico splendore.
La truffa è poi proseguita con una dimostrazione pratica. Solo che il malcapitato ristoratore non si è accorto che l’altro aveva sostituito la banconota scolorita con una che teneva in tasca. E che era chiaramente vera. Tanto che il ristoratore raggirato, prima di concludere l’affare, si è recato in banca dove gli è stato confermato che il denaro non era falso. Così ha comprato, pagando appunto cinquemila euro veri, uno scatolone di soldi falsi.
Valigette scambiate e soldi falsi
Spacciandosi per membri di un importante gruppo immobiliare, chiedevano a ignari clienti un anticipo in contanti da 600 a 800 mila euro per agevolare le trattative di compravendita. A quel punto un abile membro della banda scambiava la valigetta del denaro con un’altra uguale dove vi erano banconote fotocopiate e i truffatori sparivano nel nulla.
Il gruppo criminale era impegnato da diversi anni nella realizzazione seriale di truffe milionarie nei confronti di immobiliaristi su tutto il territorio nazionale. Lo scambio delle valigette avveniva durante l’incontro preliminare per la firma del contratto. Subito dopo le trattative erano interrotte con una scusa e il gruppo di truffatori si allontanava in fretta.
Banconote false: la truffa del controllo sui 50 euro
I truffatori si avvicinano alla cassa spacciandosi per agenti incaricati di verificare lo spaccio di 50 euro falsi. Il cassiere fidandosi consegna un mazzetto di banconote. Velocemente e senza farsi scoprire i due complici fanno sparire qualche banconota salvo poi rassicurare il negoziante sul fatto che i soldi risultano essere tutti veri. Al momento di contare le banconote però, quando i truffatori si sono già allontanati, l’amara sorpresa: dal mazzetto mancano diversi pezzi.